1. LE CAVE NEL RAPPORTO TRA L’ECONOMIA E L’AMBIENTE
Premessa – La definizione di cava – La coltivazione di un giacimento – Le
risorse naturali, le riserve e le materie prime – La necessità di una
sensibilità matura negli usi delle risorse secondo le problematiche economiche e
ambientali connesse alla loro estrazione e lavorazione – L’uso prudente delle
risorse – I materiali di 1a e 2a categoria. Le categorie tipiche delle cave. I
materiali da costruzione – Le categorie dei materiali – I materiali da
costruzione – L’utilizzo delle risorse geologiche minerarie – La selezione dei
siti, i metodi e le tecniche di escavazione meno impattanti e il recupero
ambientale – I dati statistici sulle cave – Gli aspetti industriali
dell’attività estrattiva. Le materie prime, le fasi dell’industria – Le
principali materie prime dell’industria estrattiva in Italia e in Europa – I
mercati prioritari e l’importanza socio-economica dell’attività estrattiva – Le
fasi fondamentali dell’industria: l’estrazione, il trattamento, la produzione
2. LA TIPOLOGIA E I METODI DI COLTIVAZIONE DELLE CAVE
Il Piano di coltivazione – La convergenza di obiettivi fra la produzione e
la tutela dell’ambiente – I criteri di progettazione economico-ambientali – Gli
elementi volumetrici e la gerarchia dei volumi. Gli elementi funzionali – La
classificazione e i metodi di coltivazione delle cave – La collocazione della
cava rispetto alla morfologia e alla falda. La forma dello scavo – I metodi di
coltivazione – Le coltivazioni in sotterraneo – Il confronto tra le coltivazioni
a cielo aperto e quelle in sotterraneo
3. LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DELLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE
(CENNI)
Premessa – La stabilità dei fronti di scavo – La valutazione dei rischi – La
progettazione di una cava in relazione alla sicurezza – L’esempio di un
Documento sicurezza e salute
4. GLI EFFETTI AMBIENTALI E LA VALUTAZIONE DELL’IMPATTO
AMBIENTALE DELLE CAVE
I possibili effetti ambientali delle cave – Gli effetti delle cave sulla
stabilità geomeccanica del territorio – Gli effetti delle cave nelle pianure
alluvionali – L’interazione tra le cave e i deflussi sotterranei – Le cave in
alveo e le modificazioni morfologiche degli alvei e delle foci fluviali – Gli
effetti sul paesaggio – Le metodologie per lo Studio d’impatto ambientale (Sia)
di una cava – La procedura di Valutazione dell’impatto ambientale (Via) e lo
Studio d’impatto ambientale (Sia) – Lo Studio d’impatto ambientale (Sia) di un
progetto di cava – L’inquadramento e la giustificazione della cava – La
descrizione tecnica del progetto di una cava – La descrizione dello stato
iniziale dell’ambiente destinato a ospitare la cava – L’individuazione degli
oggetti potenzialmente impattati e la quantificazione degli impatti – Le misure
di mitigazione – La individuazione degli effetti originati dalla definizione
delle linee di impatto specifiche per le cave – La valutazione degli effetti
delle cave a cielo aperto sul paesaggio: il metodo dei diagrammi polari di
impatto – La stima della compatibilità ambientale di una attività estrattiva con
le previsioni di Piano. Una applicazione del metodo “Delphi”: le Griglie di
valutazione
5. I METODI E LE TECNICHE DI RECUPERO AMBIENTALE
Generalità – Il recupero correlato alla geomorfologia e alla litologia dei
materiali estratti – Gli indirizzi generali e le metodologie per gli interventi
di recupero delle cave – Le cave di ghiaia e sabbia nelle alluvioni di
fondovalle – Le cave di argilla in collina – Le cave di roccia lapidea in
collina e in montagna – Le cave di gesso – Le modalità esecutive degli
interventi di recupero delle cave – Il recupero delle cave di pianura – Il
recupero ambientale delle cave di collina e di montagna – Il recupero dei
depositi di rifiuti delle attività estrattive – Il recupero orientato alle
funzioni – Le aree estrattive dismesse nel paesaggio: le prospettive e gli
approcci contemporanei. Dai paesaggi ripristinati ai paesaggi reinventati – I
casi di studio di recupero tramite l’ingegneria naturalistica
6. LA PIANIFICAZIONE DELL’ATTIVITÀ ESTRATTIVA
I Piani cave. I rapporti con gli altri strumenti di pianificazione. I
problemi e le prospettive – Il Piano regionale delle attività estrattive (Prae)
– Gli aspetti critici relativi al funzionamento e alla efficacia dei Piani cave
– Il rapporto tra la pianificazione e le cave esistenti – La valutazione dei
fabbisogni – Il concetto di giacimento e la suddivisione in classi diverse di
prodotto – La selezione delle aree suscettibili di attività estrattiva – La
semplificazione delle procedure e i tempi certi nell’iter di approvazione dei
progetti – Le incentivazioni dell’innovazione e della qualità – La banca dati
informatizzata – Conclusioni – I Piani cave: i confronti regionali (le
esperienze di programmazione e pianificazione delle attività estrattive) – Le
direttive dell’Autorità di bacino del Po in materia di attività estrattive nelle
aree fluviali – Lo Studio geologico propedeutico al Piano provinciale
dell’attività di cava - Provincia di Venezia – Il quadro di riferimento per la
redazione del Piae - “Inerti” (Provincia di Modena) – Il Piae della Provincia di
Modena – Il Piae della Provincia di Bologna – Il Piae della Provincia di Ravenna
– Il Piae della Provincia di Parma – Il Piano cave della Provincia di Bergamo –
Il Piano cave della Provincia di Brescia – I Piani della Provincia di Como e del
Lecchese – Il Piano cave del Consorzio del Lodigiano – Il Piano cave della
Provincia di Cremona – Il Piano cave della Provincia di Mantova – Il Piano cave
della Provincia di Milano – Il Piano cave della Provincia di Sondrio – Il Piano
cave della Provincia di Varese – Il Piano cave della Provincia di Pavia – Il
Piano delle attività estrattive del bacino del Rio Galeria-Magliana (Comune di
Roma) – Il Piano delle attività estrattive della Provincia di Reggio Emilia – Il
Prae della Regione Toscana – Il nuovo Prae della Regione Puglia – I riciclaggi
degli scarti di cava e dei residui da costruzioni e demolizioni – Il confronto
tra le esperienze di programmazione e di pianificazione citate –
L’autorizzazione/concessione per l’apertura di una cava
7. LE CAVE NELL’ANTICHITÀ E LE CAVE STORICHE
Le cave antiche – Le tipologie – Gli attrezzi dei cavatori – Il trasporto
dei manufatti – Le pietre, i monumenti e le cave storiche delle città italiane –
La sostenibilità ambientale della pietra – I materiali da costruzione delle
città italiane – Le cave storiche e la loro riattivazione. Le pietre delle città
piemontesi e valdostane – Le pietre delle città liguri – Le pietre delle città
lombarde – Da Trieste ad Ancona, lungo la via del “sasso d’Istria” – Le pietre
delle città del Triveneto – Le pietre delle città dell’Emilia Romagna – Le
pietre delle città toscane – Le pietre delle città umbre e marchigiane – Le
pietre delle città laziali – Le pietre delle città abruzzesi e molisane – Le
pietre delle città campane – Le pietre delle città pugliesi e lucane – Le pietre
delle città calabresi – Le pietre delle città siciliane – Le pietre delle città
sarde – Conclusioni
8. IL QUADRO NORMATIVO
Gli aspetti generali – Le interferenze tra le cave, l’ambiente e le attività
umane – Lo stato di fatto – Le “risposte” legislative per ridurre l’impatto
ambientale e per razionalizzare l’attività estrattiva – Le attività estrattive
nelle aree fluviali – Il dissesto idrogeologico, la stabilità geomeccanica dei
fronti di scavo – L’esercizio delle cave nelle zone soggette a vincolo
idrogeologico – L’esercizio delle cave nelle zone soggette a vincolo
paesaggistico – I rapporti fra le cave e le leggi urbanistiche ed edilizie con
particolare riferimento alla concessione edilizia – Le cave e la sicurezza sul
lavoro – L’interferenza tra le cave e le acque sotterranee – Gli scarti di cava
e la gestione dei rifiuti – La normativa regionale e quella provinciale – Il
quadro riepilogativo delle norme regionali e provinciali – Un commento alle
legislazioni regionale e provinciale – La funzione di una (auspicabile) legge
quadro nazionale
APPENDICE 1
Gli interventi di sistemazione vegetale e rinaturalizzazione dei siti
estrattivi. I criteri per la elaborazione del computo metrico estimativo
APPENDICE 2
Ministero dell’ambiente: indicazioni preliminari per il recupero delle cave
a cielo aperto e delle discariche di inerti di risulta collegata ad attività di
escavazione |