Premessa
1. Introduzione
2. Concetti di base 2.1. Geodinamica “sinmorfogenetica”
2.2. Rapporti “sequenziali” e “interrelazionali”
2.3. Rimodellamento 2.4. Ruolo prevalente dell’erosione nel tempo
2.5. Dorsali residue
2.6. Terrazzi
2.7. Prodotti colluviali
Appendice E1 – Dissezione
A1 – Elementi per una valutazione delle velocità di evoluzione del
paesaggio
A2 – Carte morfostratigrafiche.
A3 – Prevalenza dell’erosione nel tempo A4 – Sedimenti di suolo
A5 – Superfici iniziali diverse di un unico corso d’acqua
E2 – Dorsali residue
E3 – Superficie di Cascina Viarengo
A6 – Evoluzione del reticolato idrografico della pianura piemontese
A7 – La Valsalice
E4 –
Terrazzi fluviali A8 – Superficie di appoggio basale
A9 – Affioramenti e lembi
A10 –
Rielaborazione E5 – Forme non direttamente interpretabili
A11 – Lacuna morfostratigrafica
3. Corsi d’acqua 3.1. Scomposizione in segmenti dei corsi d’acqua maggiori
3.2. Impostazione dei corsi d’acqua (superficie iniziale)
3.3. Evoluzione
3.3.1. Corsi d’acqua delle aree montuose (corsi d’acqua vincolati)
3.3.2. Corsi d’acqua delle aree di pianura (corsi d’acqua liberi) Appendice E6 – Tratti rettilinei di corsi d’acqua in pianura A12 – “Regola della sovraimposizione” A13 – Percepibilità E7 – Irregolarità della superficie iniziale
E8 – La Val Roya
E9 – Deviazioni fluviali
A14 – Erosione regressiva
A15 – Migrazione degli spartiacque. A16 – Direttrici a doppio deflusso
A17 – Catture sistematiche E10 – Altre catture
H1 – Calanchi
4. Ghiacciai 4.1. Specificità dei ghiacciai nei confronti dei corsi d’acqua
4.1.1. Erosione in contropendenza 4.1.2. Sovraescavazione. 4.1.3. Approfondimento erosivo
4.2. Evoluzione di una
valle glaciale 4.2.1. Glaciazioni, pulsazioni, fasi e episodi
4.2.2. Proliferazione degli affluenti
4.2.3. Migrazione laterale
4.2.4. Erosione regressiva
4.3. Rimodellamento e rielaborazione 4.3.1. Rimodellamento delle forme
4.3.2. Rielaborazione dei depositi
4.4. Riutilizzazione delle valli glaciali da parte del reticolato
idrografico postglaciale
4.5. Glaciotettonica
Appendice A18 – Soglie glaciali A19 – Convergenza di facies
A20 – Glacial erosion A21 – Approfondimento erosivo
A22 – Correlazione tra glacialismo vallivo e anfiteatri morenici
A23 – Spillways channels A24 – Saw-theet
A25 – Valli sospese A26 – Il vallone di La Thuile
A27 – L’LGM nelle Dolomiti A28 – Il rimodellamento dei paesaggi glaciali A29 – Il rimodellamento dei paesaggi modellati in rocce carbonatiche A30 – Valli abbandonate A31 – Riutilizzazione delle valli glaciali da parte del reticolato
idrografico postglaciale
5. Laghi 5.1. Definizione.
5.2. Evoluzione
5.3. Criptodepressioni Appendice A32 – Ricostruzione del livello di massimo invaso di un ex-lago
6. Sistemi carsici 6.1. Forme epigee
6.2. Rapporti con il reticolato idrografico
6.3. Forme ipogee
6.4. Zone di aerazione, transizione, imbibizione 6.5. Sinkholes
6.6. Evoluzione dei sistemi carsici
6.7. Cronologia
6.8. Rapporti con l’attività geodinamica 6.9. Depositi legati al carsismo
6.10. Le pseudocarniole Appendice E11 – Forme ipogee esumate
A33 – Plitvice A34 – Livello di base
A35 – Sinkholes
A36 – Giacimenti archeologici in paesaggi carsici
H2 – Interazione tra carsismo e deformazione
7. Ruscellamento diffuso 7.1. Introduzione
7.2. Prodotti colluviali 7.3. Ruscellamento e pedogenesi 7.4. Prodotti eluvio-colluviali e detritico-colluviali
7.5. Significato dei prodotti colluviali 7.6. Glacis
7.7. Cronologia
Appendice E12 – Altri esempi di prodotti colluviali
A37 – Sequenza sommitale
8. Fenomeni gravitativi 8.1. Introduzione
8.2. “Frane”
8.2.1. Limiti nella valutazione del rischio di frana
8.2.2. Frane attive, quiescenti, stabilizzate e relitte 8.3. Deformazioni gravitative profonde di versante (DGPV)
Appendice E13 – Trenches
A38 – Grandi frane recenti delle Alpi
9. Terrazzi marini 9.1. Introduzione
9.2. Origine
9.3. Terminologia 9.4. Composizione tra eustatismo e mobilità 9.5. Correlabilità
9.6. Meccanismi genetici 9.7. Variazioni della linea di costa Appendice E14 – Terrazzi marini di accumulo A39 – Correlazione tra terrazzi fluviali e terrazzi marini A40 – Terrazzi marini della Puglia E15 – Terrazzi marini di erosione
10. Cronologia 10.1. Età relativa, età geologica, età assoluta
10.2. Scale cronologiche di riferimento 10.3. Metodi di datazione
10.3.1. Metodi “siderali”
10.3.2. Metodi basati sugli elementi isotopici e su quelli radiogenici.
10.3.3. Metodi chimici e biologici 10.3.4. Metodi geomorfologici
10.3.5. Metodi basati sulle correlazioni Appendice A41 – Distribuzione dell’“Ignimbrite campana”
11. Tettonica di superficie 11.1. Neotettonica e tettonica di superficie
11.2. Evoluzione superficiale di megastrutture 11.2.1. Interrelazioni tra evoluzione di megastrutture e superficie
topografica 11.2.2. Interrelazioni tra evoluzione di megastrutture e corsi d’acqua
11.2.3. Interrelazioni tra evoluzione di megastrutture e distribuzione
delle
formazioni superficiali 11.3. Deformazioni discontinue 11.3.1. Verifica dell’evoluzione recente di strutture discontinue 11.3.2. Aspetti applicativi problemi aperti Appendice A42 – Ciottoli “improntati”
E16 – Soft sediments deformations
A43 – Tettonica di superficie dell’Italia nordoccidentale A44 – Evidenze di mobilità in atto in alcuni settori della Pianura
Padana A45 – Strutture “riattivate” H3 – Faglie di neoformazione
A46 – Faglie con evidenza morfologica A47 – Altre strutture “attive”
A48 – Surface faults E17 – Thrust “attivo”
12. Rilevamento e cartografia 12.1. La cartografia del Quaternario in Italia 12.2. L’allostratigrafia
12.3. Importanza delle discontinuità
12.4. Coltri eluvio-colluviali e detritico-colluviali
12.5. Cronologia
12.6. Alcuni suggerimenti pratici
12.7. Commenti conclusivi
12.8. Schede per la raccolta e l’organizzazione dei dati nel rilevamento
delle formazioni
superficiali
Appendice A49 – Campi di applicazione della geologia delle formazioni superficiali
Glossario
Bibliografia |