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Programmazione delle indagini geotecniche
1.1. Introduzione
1.2. Come può agire un cliente non specializzato
1.3. Come affrontare seriamente
un’indagine
1.3.1. Gli attori e relativi obblighi e
responsabilità
1.3.2. La programmazione, il controllo, la direzione, il CQ (controllo di
qualità)
1.4. Lo “schema del contratto e il capitolato
speciale”
1.5. Metodi d’indagine in sito
1.5.1. Metodi non
invasivi.
1.5.2. Metodi
invasivi
1.5.3. La
scelta delle prove in sito
10
1.6. Profondità e intensità delle indagini in
sito
1.7. Analisi e prove in laboratorio
1.8. Le indagini in mare
1.8.1. Introduzione
1.8.2. Indagini con fondali fino a 15-25 metri
1.8.3. Indagini in mare con fondali maggiori di 15-25 metri
1.9. Indagini
ambientali
1.9.1. Introduzione
1.9.2. Valutazione dell’impatto ambientale
1.9.3.
Progetto di nuove discariche
1.9.4. Caratterizzazione dei siti
inquinati
1.9.5. La sicurezza nelle indagini nei siti inquinati
1.10. La qualità dell’indagine
1.11. Conclusioni
Appendice 1:
Sintesi del contenuto dell’Eurocodice EN 1997-2: 2007 (E)
Sezione 2 (Section 2) sulla “Programmazione delle indagini sui
Terreni”
1.
Obiettivi
1.1. Generalità
1.2.
Terreni
1.3. Materiali da
costruzione
1.4. Acque
sotterranee
2. Sequenza
dell’indagine sui terreni
3. Indagini
preliminari
4. Indagini per il progetto
4.1. Indagini in
sito
4.1.1. Generalità
4.1.2. Programma dell’indagine in sito
4.1.3. Ubicazione e profondità dei punti
d’indagine
Appendice 2:
British Standard BS 5930:1999 – “Sintesi del contenuto del
capitolo: Code of Practice for Site Investigation” – Section 1
1. Considerazioni preliminari
1.1. Obiettivi
primari
1.2. Procedure
1.2.1. Generalità
1.2.2. Proprietà adiacenti
1.2.3. Studi di
sede
1.3. Sopralluogo sul sito
1.4. Esami di
dettaglio e studi speciali
2. Precedenti usi e stato del
sito
3. Fotografie aeree e immagini da
satellite
3.1. Generalità
3.2. Topografia
3.3.
Identificazione di caratteristiche
3.4. Precedenti usi del
sito
3.5. Tecniche
sofisticate
Sezione 2: Indagini geognostiche
4. Introduzione
4.1.
Obiettivi
4.2.
Programmazione e controllo
4.3. Qualità
del gruppo di lavoro
4.4. Sicurezza
5. Tipologia delle indagini
5.1. Aree di nuova costruzione
5.2. Danni o
rotture di opere esistenti
5.3.
Sicurezza delle opere esistenti
5.3.1. Effetti dei nuovi lavori sulle opere
esistenti
5.3.2.
Tipologia degli effetti
5.3.3. Procedura
5.3.4. Materiali per la
costruzione.
6. Rilievo
geologico
7. Ampiezza dell’indagine
7.1. Generalità
7.2.
Carattere e variabilità dei terreni
7.3. Natura del progetto
7.4. Indagine preliminare
7.5. Ubicazione
7.6.
Spaziatura
7.7. Profondità
7.7.1. Generalità
7.7.2.
Fondazioni delle strutture
7.7.3.
Rilevati
7.7.4. Scavi,
cave e miniere
7.7.5. Strade
e aeroporti
7.7.6. Condotti
7.7.7. Lavori marittimi
7.7.8. Gallerie
7.7.9. Siti contaminati
8. Scelta dei metodi
d’indagine
9. Condizioni del terreno e scelta dei metodi d’indagine
10. Terreni
aggressivi
11. Indagini
in acqua
12. Personale addetto alle
indagini
13.
Aggiustamenti durante la costruzione
Appendice 3:
AGI – Associazione Geotecnica Italiana – “Sintesi delle
Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche”
(1977)
1. Generalità sulle indagini
1.1. Oggetto
della Raccomandazione
1.2. Definizioni e simboli
2. Finalità e fasi dell’indagine geotecnica
.
2.1.
Accertamento della fattibilità
2.2. Indagini per il progetto dell’opera – Progetto di massima ed esecutivo
2.3. Indagini
durante la costruzione
2.4. Indagini nella fase di esercizio dell’opera
3. Ampiezza dell’indagine
4. Mezzi e programmazione dell’indagine
Appendice 4:
ASTM D 420-1979 – “Sintesi della norma: Investigation and
Sampling Soil and Rock for Engineering Purposes”
Appendice 5:
Sintesi delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14 gennaio
2008)
-
Sondaggi e scavi
2.1. Introduzione
2.2. Alcuni metodi di perforazione Extra-Europei
2.2.1. Perforazione a distruzione con prove SPT ogni 1
metro
2.2.2. Perforazione in Russia e paesi limitrofi (di tradizione o influenza
Russa)
2.2.3. Le
perforatrici “a mandrino”
2.3. Sondaggi con carotaggio nei terreni – Prassi Italiana
2.3.1. Introduzione
2.3.2.
Attrezzatura
2.3.3. Perforazione e rivestimento provvisorio del foro
2.3.4. I fanghi di
perforazione.
2.3.5. Considerazioni sulle modalità esecutive dei sondaggi – terre
2.4. Sondaggi in roccia
2.4.1.
Generalità
2.4.2. La perforazione
2.4.3. Corone, carotieri semplici, tubi di
rivestimento
2.4.4. I carotieri
doppi
2.4.5. I carotieri
tripli
2.4.6. Le corone a prismi di metallo duro
2.4.7. Le caratteristiche dei fanghi nelle perforazioni in roccia
2.4.8. La perforazione con corone a
diamanti
2.4.9. Tipologia delle corone a
diamanti
2.4.10. I fanghi nella perforazione a diamanti
2.4.11. Rivestimenti metallici nelle perforazioni in
roccia
2.4.12. Il rilievo televisivo orientato delle
discontinuità
2.5. Le perforazioni direzionate
2.6. Le perforazioni in presenza di fluidi in
pressione
2.7. La perforazione via cavo (wireline)
2.8. Perforazione con circolazione rovescia
2.9. Perforazioni con eliche
2.10. Perforazioni con eliche
cave
2.11.
Perforazione con trivelle manuali
2.12. La perforazione a distruzione con misura dei parametri di
perforazione
2.12.1. Introduzione
2.12.2. I parametri misurati ed
elaborati
2.12.3. Suggerimenti per l’esecuzione
.
2.13. Le perforazioni in acqua
2.13.1. Introduzione
2.13.2. Sondaggi da piattaforme
auto-sollevanti
2.13.3. Sondaggi da natante
2.13.4.
Sondaggi dal fondale
2.14.
Perforazioni a scopo ambientale
2.15. Scavi
-
Identificazione e desrizione dei terreni e delle rocce
3.1. Introduzione
3.2.
Terreni
3.2.1.
Generalità
3.2.2. Indicazione delle caratteristiche inerenti
l’origine
3.2.3.
Caratteristiche della massa
3.2.4.
Identificazione e descrizione
3.2.5. Terreni gelati (Frozen Soils)
3.3.
Rocce
3.3.1.
Generalità
3.3.2.
Identificazione della roccia
3.3.3.
Descrizione della roccia
3.3.4. Descrizione della massa
rocciosa
3.3.5. Caratterizzazione geomeccanica
3.3.6. Classificazione di Bieniawski
3.3.7. Classificazione di Barton
3.3.8. Valori numerici relativi ai parametri che concorrono alla determinazione
dell’indice
Q
3.3.9. Rilievi geomeccanici
3.3.10. Rilievi endoscopici con sonde BIPS (Borehole Image Processing System) e
BHTV (Borehole Televiewer)
Appendice 1:
Scala Geocronologica comunemente utilizzata in Europa
Appendice 2::
Riassunto delle indicazioni per l’identificazione e la
descrizione visiva dei terreni (British Standard)
Appendice 3::
Classificazione internazionale per la descrizione dei terreni e
relative sigle di
identificazione
Appendice 4::
Classificazione delle terre comunemente utilizzata per fondazioni e
rilevati (AASHO
Appendice 5::
Tabella per la determinazione indicativa del gruppo di appartenenza
della roccia rilevata
-
Il prelievo dei campioni per il laboratorio
4.1. Introduzione
4.2. Prelievo di campioni a scopo geotecnico, a terra
4.2.1. Principi
generali
4.2.2. Classi
di qualità dei campioni
4.2.3. Quantità di materiale richiesto per prove e analisi di laboratorio
4.2.4. Prelievo dei campioni rimaneggiati, rappresentativi della granulometria
4.2.5. Prelievo dei campioni
indisturbati
4.2.5.1.
Introduzione
4.2.5.2. Problematiche connesse con il prelievo di campioni indisturbati nei
sondaggi
4.2.6. I campionatori per prelievi
indisturbati
4.2.6.1. Prelievi negli scavi e trincee
4.2.6.2. Prelievi nei fori di
sondaggio
4.2.6.3. Il campionatore a pareti
sottili
4.2.6.4. Il campionatore a pareti sottili aperto (Shelby)
4.2.6.5. I campionatori a pareti sottili con pistone fisso; Hvorslev e Osterberg
4.2.6.6. Il capionatore a pistone
mobile
4.2.6.7. Altri campionatori a pistone
4.2.6.8. I campionatori “rotativi”
4.2.7. Il prelievo di materiali granulari
4.3. Il prelievo di campioni a scopo geotecnico in
acqua
4.3.1. Introduzione e prelievi da piattaforma autosollevante
4.3.2. Prelievi nei sondaggi da mezzi galleggianti
4.3.2.1.
Prelievi in assenza di compensatore di movimenti verticali dell’acqua
4.3.2.2. Prelievi di natante con compensatore del moto ondoso
4.3.3. Prelievi direttamente dal
fondale
4.4. Sigillatura, conservazione e trasporto dei campioni in laboratorio
4.5. Prelievo dei campioni a scopo ambientale
4.5.1. Introduzione
4.5.2. Attività preliminari alle operazioni di campionamento
4.5.3. Campionamento della fase gassosa
4.5.4. Campionamento della fase liquida
4.5.4.1. Prelievi nella zona
vadosa
4.5.4.2. Prelievi delle acque sotterranee
4.5.5.
Campionamento del terreno
4.5.6. Trattamento, conservazione, imballaggio e trasporto dei campioni
-
La strumentazione geotecnica
5.1. Criteri generali
5.1.1. Introduzione
5.1.2. La classificazione
5.1.3. La
terminologia
5.1.4. La
documentazione tecnica
5.2. La strumentazione
elettrica.
5.3. Le
letture
5.3.1. Letture manuali
5.3.2. Letture automatiche (la registrazione e memorizzazione delle misure)
5.4. La
misura della falda (i piezometri)
5.4.1.
Generalità
5.4.2. I
piezometri a tubo aperto
5.4.3. I piezometri chiusi
5.4.4. Piezometri
particolari.
5.4.5. La tecnica d’installazione diretta nel foro (Fully Grouted)
5.4.6. Ulteriori
considerazioni.
5.5. La misura dei
cedimenti
5.5.1.
Generalità
5.5.2. Assestimetri ad
asta
5.5.3. Assestimetri idrostatici
.
5.5.4. Gli assestimetri
magnetici
5.5.5. Gli assestimetri
meccanici
5.5.6. Gli assestimetri
incrementali
5.5.7. Il GPS (Global Positioning System)
5.5.8. La topografia
5.5.9. Altre considerazioni e le misure in
roccia
5.6. Le misure dei movimenti orizzontali – Gli inclinometri
5.6.1.
Generalità
5.6.2. I tubi inclinometrici verticali e la sonda inclinometrica removibile
5.6.3. Le sonde inclinometriche fisse nei fori verticali
5.6.4. I tubi inclinometrici
orizzontali
5.6.5. Gli
inclinometri di superficie
5.6.6. Le
catene clinometriche
5.6.7. Ulteriori informazioni e
suggerimenti
5.7. La misura delle Pressioni Totali – Le Celle di Pressione
-
Misure geofisiche in foro
6.1. Introduzione
6.2. I segnali e le loro applicazioni ai problemi di ingegneria
6.3. Le onde sismiche e loro principali caratteristiche
6.4. La misura della velocità delle onde – L’attrezzatura con sorgente e
ricevitore incorporati
6.4.1. Descrizione del metodo e dell’attrezzatura
6.4.2. Analisi dei dati
6.5. Le misure “Down-Hole”
6.5.1.
Generalità
6.5.2. L’esecuzione del foro e la posa della tubazione permanente
6.5.3. L’attrezzatura di
prova
6.5.4.
L’esecuzione delle misure
6.5.5. Elaborazione e interpretazione dei
dati
6.5.6. La prova Down-Hole VSP (Vertical Seismic Profile)
6.5.7. La prova Down-Hole in fori non verticali
6.5.8. Misure dal
fondale
6.6. Le misure Cross-Hole
6.6.1. Introduzione
6.6.2. L’esecuzione dei fori e la posa delle tubazioni permanenti
6.6.3.
L’attrezzatura
6.6.4. Le misure
6.6.5. Analisi e interpretazione delle misure
6.6.6. La velocità delle onde sismiche
6.7. Cross-hole Tomografico